
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 17 – Contatti:
+39 3388524409 – e-mail: tarantograndtour@gmail.com
Accessibile tramite Tourist Card il sabato e la domenica su prenotazione dalle ore 10:00 alle 15:00
Non accessibile per persone con disabilità motoria
Servizi aggiuntivi: nessuno

L’ Ipogeo di Palazzo Spartera, con i suoi 800 mq, si sviluppa su più livelli e viene considerato dagli studiosi uno dei più articolati e complessi ambienti sotterranei, con una stratigrafia che ne racconta i vari utilizzi nel corso del tempo a partire dalla fondazione della città di Taranto. La profonda cava calcarenitica, è stata in alcuni punti tramezzata con volte a botte tali da creare due ambienti sovrapposti, utilizzati per vari scopi, tra cui probabilmente la conservazione. Un tempo l’ipogeo era sicuramente collegato nella parte inferiore con il Bastione Carducci e questo fa pensare ad un sistema difensivo realizzato in età Aragonese/Angioino; evidenti, infatti, le gallerie difensive facente parti della struttura.

L’ingresso dell’ipogeo è situato nell’ atrio dell’omonimo palazzo ed attraverso una scalinata si raggiunge il primo ambiente, molto particolare, un luogo suggestivo: Il Putridarium; con nicchie parietali, corrisponde al luogo dove venivano accolti e deposti i corpi dei frati defunti che vivevano nel convento degli Olivetani, costruito nel 1500 ed abbattuto cento anni dopo. Del convento si conserva un grande camino oltre che le sale, già gallerie Aragonesi. Avanzando di qualche metro si possono ammirare i resti di una bellissima fornace medievale. Ipotizzati anche i resti della Chiesa di Santa Maria del Porto alle spalle della fornace. Proseguendo la passeggiata si incontra un’altra galleria che conduce ad un piccolo ambiente dove si può notare uno stretto canale in discesa rivestito in ceramica che presumibilmente sfocia in una cisterna o neviera, per attività legata alla lavorazione del pesce. Un ultimo ambiente caratterizza questo meraviglioso ipogeo, legato ai riti di conservazione dei resti ossei del Putridarium.
